giovedì 27 settembre 2012

School shadows

Rapido aggiornamento, nonchè primo post in cui mostro un mio outfit: semplicemente, questo ho indossato stamani, per andare a scuola.

Quick updating, as well as first post in which I show you one of my outfits: simply, I have worn it this morning to go to school.
 Primark cardigan (from two years ago)
"Just me & Tiffany" white tee
Cotton grey trousers
Converse All star
Tiffany pendant
 

mercoledì 26 settembre 2012

Odi et Amo #1 - TRAINING PANTS

Avete presente quelle mattine in cui vi svegliate già stanchi, non importa se avete dormito 3 ore o 10, nel vostro letto o su un vecchio divano, da soli o in compagnia?
Stamani era una di quelle mattine. E quando si presentano certe mattine, ho un solo alleato: i pantaloni della tuta.
So già che starò tutto il giorno nelle posizioni più astruse, nel tentativo di riposare le mie povere membra (invano), e al solo pensiero di indossare i miei jeans preferiti, quelli che per renderti il lato più tondo e perfetto non contengono nemmeno l'1% di elastane, rabbrividisco. E muoio dentro.
Non fraintendetemi: non è esattamente quel che si dice "un capo che ti fa sentire bella". Per niente. Anzi, io personalmente tendo ad abbinarci cardigan dai colori pastello e canotte col probabilmente irrealizzabile scopo di mantenere una parvenza di eleganza. E nemmeno in quel modo mi sento carina. Nemmeno se ho i capelli perfettamente piastrati, le occhiaie non troppo marcate e lo smalto steso con cura.
Però c'è da ammetterlo: la comodità dei pantaloni della tuta è impareggiabile. E questo bilancia tutto.
Nel mio armadio ne ho 3 paia, che uso principalmente per andare a scuola: un paio grigio, della Champion, un paio blu senza marchio, davvero comodo, e un paio nero, marca Domyos - ovvero, comprati al Decathlon: una di quelle cose che se ci pensi, ti rifiuti di comprare.
E dopo essermi rifiutata categoricamente per un paio d'anni di indossarli per varcare la soglia di casa, eccomi qua: in biblioteca, post 5 lunghissime ore di scuola, con addosso i miei pantaloni della tuta, e una pace interiore non indifferente.
E voi? Appartenete alla categoria “la tuta solo in palestra” o alle fanatiche di Abercrombie et simili?
 
PS: Sto pensando di far diventare “Odi et amo” una specie di appuntamento settimanale, tempo permettendo. Che ne pensate?
 
You know what I mean, there are some mornings where you wake up already tired, it doesn't matter if you've slept for 3 or 10 hours, in your bed or on an old sofa, alone or in company.
This morning was one of those mornings. And when a morning like this comes, I have only an allied: training pants.
I already know that I'll stay the whole day in the most abstruse positions, in the attempt to rest my poor limbs (in vain), and just the thought of wearing my favourite pair of jeans, those that to make your B side round and perfect, but that also doesn't contain 1% of elastane, I shiver. And I die inside.
Don't misunderstand me: it's of course not exactly "the garment that makes you feel beautiful." At all. Personally, I always try to wear it with cardigans, pastel colours and singlets, in the desperate attempt to be "a bit elegant". And even in that way I don't really feel nice. Even if I have perfect, straight hair, I don't have shadows under my eyes and there's a good nail polish on my nails.
However, we have to admit it: the comfort of training pants is peerless. And this balance everything. 
n my closet I have 3 pairs of training pants, which I use mainly to go to school: a grey one, brand Champion, a blue pair without brand, the most comfortable one , and a black pair, brand Domyos - or, bought at Decathlon: one of those things that if think about, you don't buy it.
And after a couple of years where I didn't absolutely want to wear them to cross the threshold of house, I'm here: in the library, post 5 long hours of school, wearing my training pants and possessed by a deep peace.
And you? You belong to the category "training pants only when you have to do aerobics" or "Abercrombie et simili fans"?
 
PS: I'm thinking about writing "Odi et Amo" almost every week, as a king of appointment. What do you think?



martedì 25 settembre 2012

Fruit is the answer

In un pomeriggio in cui mi sono già dedicata abbastanza alla filosofia - Kant, prima o poi riusciremo a fare amicizia? - e in cui mi devo riservare del tempo anche per un tema in tedesco e un'ora di lezione di guida, cosa mi è venuto in mente?
Bhè, ecco, partiamo dall'inizio. Stamattina mi sono svegliata con la voglia di muffin, e me ne sono mangiata uno mini a colazione, Misura rigorosamente, giusto per soddisfare il palato senza dar noia alla bilancia. Ma vedete, era davvero, davvero mini. Quindi alle 10 mi è tornata fame. Ho fatto in gigantesco errore di entrare e nel bar della scuola, e... eccola, la focaccina pomodoro e mozzarella. L'ho dovuta comprare e divorare. Per forza.
Inevitabilmente durante la lezione di francese sono subentrati i sensi di colpa, che mi hanno portato a chiamare la nonna e dirle che per pranzo volevo solo zucchine. Solo zucchine.
E adesso ho una gran fame. Ancora.
E la sazierò... però stavolta senza sensi di colpa.
La risposta è... la frutta!
Anche se devo ammettere che senza i colori dell'anguria, dell'ananas e delle pesche, che tanto mi ricordano l'estate, il gran caldo e le mille macedonie mangiate per merenda sulla spiaggia, tutte le composizioni di frutta mettono addosso un po' di tristezza, me la sono cavata. In fondo alla pagina, ecco il risultato :)




 
During an afternoon where I have dedicated enough time to philosophy - Kant, could we ever be friends? - and in which I also must reserve some time for an essay in German and a hour of driving lesson, what has come to my mind?
Well, let's start from the beginning. This morning I woke up with the desire of a muffin, and so I ate a minimuffin at breakfast, Misura rigorously, enough to satisfy the palate without fighting with the balance. But you see, it was really, really tiny. Then at 10 o'clock I was hungrey again. I made an enormous mistake: to enter in the cafe at school, and... here it is, the bun tomato and mozzarella. I had to buy it, and devour it. Forcedly.
Inevitably during the lesson of French the senses of guilt have taken over, then I had to call my grandmother an tell her I wanted just wanted squashes for lunch. Just squashes.
And now I'm hungry. Very hungry.
And I will defeat it... this time without senses of guilt.
The answer is... fruit!
Even if I must admit that without the colors of watermelon, pineapple and peaches, which remind me of summer, heat and the thousand fruit salads eaten for snack on the beach, all the compositions of fruit put on some sadness, I worked it out. There's the result :)
 
 
 
 
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lunedì 24 settembre 2012

To each of you

Questo blog è per me. E' semplicemente il mio modo di urlare all'umanità che il diario segreto non è totalmente passato di moda, è semplicemente stato privato di chiavi e lucchetto.

Mariasole. Un metro, sessanta centimetri e ancora qualche speranza di crescere ancora. Altrimenti, portafoglio a fisarmonica per riempirsi il guardaroba di scarpe col tacco alto.






Mi piacciono i capelli lunghi, possibilmente rossi e mossi; gli abiti dal taglio classico, fin quasi a sembrare da zia; tutto ciò che luccica, dalle luci accecanti di una discoteca alle pailettes applicate ai vestiti; i dolci, nei giorni peggiori quelli pieni di cioccolato e panna, nei giorni migliori quelli che ti addolciscono senza farti ingrassare; i baci con lo schiocco e possibilmente col rossetto; viaggiare, qualsiasi sia la meta.
E mi piacerebbe anche piacere, almeno un pochino, ad ognuno di voi.

This blog is for me. It's simply my way to howl to the humanity that the secret diary is not totally old fashioned, it has simply been deprived of keys and padlock.

Mariasole. One meter, sixty centimeters and still some hope tol grow. Otherwise, a huge wallet to fill the wardrobe of high heel shoes.
I like long hair, possibly red and wavy; dresses with classical cut, almost to seem "from aunt"; everything that sparkles, from the blinding lights of a disco to the pailetteses applied to the suits; cakes, in worse days those full of chocolate and whipped cream, in best days best those that "sweeten" you without making you feel fat; kisses with smack and possibly with lipstick; to travel, whatever the destination is.
And I would also like to like, at least a bit, to each of you.
 
 
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